Claudia Cantoni e Francesca Sanfilippo
1969, Italia / 1979, Italia

La voce della violenza
22-25 Novembre 2025
Installazione artistica interattiva realizzata con vestiti e scarpe di colore nero, pietre, acrilico rosso, tape rosso, tappeto sonoro (43 mq).

Un’installazione immersiva che materializza l’assenza, la memoria e la denuncia.

“La voce della violenza” trasforma abiti scuri in carne simbolica, in contrasto con il tape rosso che ne disegna il corpo: abiti femminili riciclati, distesi come corpi senza vita, compongono una mappa silenziosa del femminicidio.
Sopra agli abiti, pietre con impronte acriliche rosse evocano un’ingiustizia arcaica e brutale, come ferite aperte nella memoria collettiva.

Al centro, un tappeto lessicale — in costante mutamento — si compone di parole, estratte da voci vere, raccolte da donne che hanno risposto alla domanda: “Cosa pensi della violenza sulle donne in una frase?”. Le parole, forti e vulnerabili al tempo stesso, restano impresse, diventando manifesto della speranza, della lotta e della trasformazione, un tappeto sonoro sempre presente.

Il paesaggio sonoro dell’installazione è costruito come un respiro corale e spezzato. Si compone di sussurri sovrapposti, pianti trattenuti e parole isolate, registrate da voci di diverse età e provenienze.
In ordine sempre casuale queste parole raccolte nelle interviste, amplificate da una sonorità intima, vengono ripetute. Nel momento in cui il pubblico interagisce con l’abito si sente la testimonianza della vittima (letta da una persona esterna al contesto per mantenere l’anonimato).

Provenienza dei materiali: Ticino, Svizzera.  

Opera per gentile concessione delle artiste, Svizzera.

Claudia Cantoni ha esposto in precedenza a 2015 Shloss Hotel Pontresina Lugano, Svizzera (2016/17), a MTV Marylebone Londra, Gran Bretagna (2017), al Mac mseum Singen, Germania (2018), alCastello Sforzesco Vigevano, Italia (2018), all'Archivio Centrale Rome, Italia (2018), all'Acquario di Milano, Italia (2019), al Museo Diocesano Salerno, Italia (2020), all'Artinside gallery augmented reality virtual exhibition (2020), al Wikigallery Bologna, Italia (2020), al Fiore di Pietra, Svizzera (2021), al XIII edition Florence Biennale, Italia (2021), al Battistero di Velate, Varese, Italia (2022), a Villa Saroli, Lugano, Svizzera (2023), alla Fondazione Claudia Lombardi, Figino, Svizzera (2023), all'Hotel de Ville, Losanna, Svizzera (2024), al Photobastei, Zurigo, Svizzera (2025), al Durchgang gallery, Basilea, Svizzera (2025).

Francesca Sanfilippo ha esposto in precedenza a Padova, Italia (2007), al Municipio di Pordenone, Italia (2010), al Terraè Art Exhibition, Pordenone, Italia (2011), al Meeting Comics, Mestre, Italia (2012), al Municipio di San Donà di Piave, Italia (2012), al Festival del Fumetto di San Donà di Piave, Italia (2012-2013), al Bologna Water Design, Italia (2014), a DELETE TV/OKTOTV, web TV, Svizzera - Austria (2019), a OFFDance Schule und Ort der Kunst, Zurigo, Svizzera (2021), alla SUPSI, Svizzera (2022), all’ewz di Zurigo, Svizzera (2023), all'InK Festival, Tortona, Italia (2023), alla Corte del Municipio di Bellinzona, Svizzera (2023), all’Hotel de la Paix, Svizzera (2023) e all'Asilo Ciani, Svizzera (2024).
Un’installazione sostenibile

Periodo: dal 22 al 25 Novembre 2025, dalle 9,30 alle 16,30
Luogo: Corte del Palazzo Civico di Bellinzona // Piazza Nosetto 5, 6500 Bellinzona, Svizzera
Allestimento: è previsto l’utilizzo di abiti e scarpe riciclati, l’intento è a fine mostra di lavare e donare gli abiti o, nel caso non fossero in buono stato, riciclare il tessile
Il disallestimento sarà effettuato dalle artiste stesse e si prevede mezza giornata il 26 Novembre
Trasporto: verrà organizzato dalle artiste, come anche l’allestimento e tutti i materiali utilizzati


Chi sarà coinvolto

Le artiste Claudia Cantoni e Francesca Sanfilippo - Amnesty International Svizzera e Fondazione Diritti Umani Lugano per la promozione e la redazione di contenuti e con il patrocinio di BPW Ticino.
Alan Pipitone come tecnico dell’interazione per la realizzazione del paesaggio sonoro e dell’interazione

Risultati attesi

Sensibilizzare sul tema del femminicidio e della violenza contro le donne attraverso un’opera artistica pubblica.
Generare partecipazione e riflessione nella comunità durante la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne ed i 16 giorni di campagna.
Stimolare l’azione individuale e collettiva attraverso l’arte.

Come sostenere il progetto

L'installazione rappresenta un’occasione concreta per dare voce a un’urgenza sociale attraverso l’arte, utilizzando materiali riciclati e un approccio sostenibile. Ogni donazione contribuisce a trasformare testimonianze dolorose in una narrazione collettiva di speranza, lotta e trasformazione, ma soprattutto è un'azione tangibile e concreta di supporto. I fondi raccolti saranno destinati all’associazione Pane e rose per la Casa delle donne di Lugano e Casa Armonia.

Come fare?
Puoi fare una promessa di donazione sul sito di Progettiamo.ch